Il rame si trova da diverse settimane, anzi mesi, compresso in una figura di cuneo (wedge) ben visibile sul grafico settimanale. Negli ultimi giorni abbiamo però assistito ad una rottura del limite inferiore di questo cuneo, cioè della trendline dinamica che unisce i minimi crescenti di periodo. Questa rottura non è stata molto profonda, come ci aspetteremmo invece di fronte al breakout di una trendline di lungo periodo, e inoltre è stata prontamente riassorbita. Questi due elementi ci fanno pensare che potrebbe trattarsi di una classica falsa rottura, che precede un rientro nella zona di congestione e un ritorno verso la sponda opposta. In queste condizioni, è possibile impostare un'operazione con rischio limitato, in questo caso in direzione long.
Ho aperto quindi un'operazione long sul cfd del Copper, con queste impostazioni:
entry = 337,50
stop = 330
target 1 = 360 (sulla mezzeria del wedge, RRR 3:1)
target 2 = 380 (sul limite opposto del wedge, RRR 6:1)
Il primo target si trova sulla mezzeria del wedge e in corrispondenza della media mobile a 20 periodi, praticamente piatta. Questo target offre un rapporto rischio/rendimento di 3:1 a favore. Il secondo target si trova sul limite opposto del wedge e in corrispondenza del precedente massimo di lungo periodo, ed offre un rapporto rischio/rendimento di quasi 6:1 a favore.
Ho aperto quindi un'operazione long sul cfd del Copper, con queste impostazioni:
entry = 337,50
stop = 330
target 1 = 360 (sulla mezzeria del wedge, RRR 3:1)
target 2 = 380 (sul limite opposto del wedge, RRR 6:1)
Il primo target si trova sulla mezzeria del wedge e in corrispondenza della media mobile a 20 periodi, praticamente piatta. Questo target offre un rapporto rischio/rendimento di 3:1 a favore. Il secondo target si trova sul limite opposto del wedge e in corrispondenza del precedente massimo di lungo periodo, ed offre un rapporto rischio/rendimento di quasi 6:1 a favore.
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